Concorso A.R.T.I 2008

Luogo: Bari
Committente: Agenzia Regionale per la Tecnologia e l'Innovazione, Regione Puglia
Budget: € 3.316.000,00 (Quartiere S. Rita); € 2.116.000,00 (Quartiere S. Paolo)
Progetto preliminare: Luca Labate con M. Saito, M. Quarta, F. Ruggiero, P. Lestingi, A. Labella

Questo lavoro è stato elaborato in occasione del Concorso internazionale di idee per l’integrazione dei sistemi solari attivi e passivi nel recupero degli edifici e dei quartieri residenziali della Regione Puglia.
“L’energia solare è l’unica fonte che può scavalcare la tradizionale rete di distribuzione e che può essere prodotta direttamente dal consumatore finale, rivoluzionando i meccanismi consolidati dell’economia energetica (Travis Bradford)” L’approccio multidisciplinare del gruppo di progettazione ha inteso cogliere il carattere diacronico dei processi di riqualificazione urbana dei quartieri esistenti, estendendo il tema del concorso dall’integrazione dei sistemi solari attivi e passivi nel recupero degli edifici, all’intero processo di recupero ambientale e di ri-urbanizzazione del territorio urbano.

 


Gli interventi progettuali di aggiornamento tecnologico (retrofit) e di rinnovamento morfo-tipologico sono stati applicati su due quartieri di edilizia economica e popolare della città di Bari, emblematici per disagio sociale e carenza di sicurezza ambientale, individuando casi tipici di recupero di edifici residenziali in linea e a torre. Le relazioni storicamente definite, tra contesto ambientale e insediamenti, restano leggibili nella città contemporanea, nonostante le disattenzioni della trasformazione urbanistica recente del territorio a ridosso delle Lame Picone e Balice, e risultano decisive nei progetti di recupero ipotizzate per queste aree urbane, ideati per conseguire una più elevata qualità ambientale, nella prospettiva di una ridefinizione sostenibile delle funzioni della città.
Nel Quartiere S. Rita, il progetto prevede la realizzazione, all’interno della ex Cava di Maso, di un pezzo di eco-città. Questa ipotesi, si basa sulla scelta di colmare parzialmente, lo spazio della cava con una sistemazione a gradoni che contiene giardini attrezzati, servizi alla residenza, una cavea per manifestazioni all’aperto e nuove costruzioni a patio per accogliere “loft” destinati a residenze e terziario. All’interno dell’area, in posizione baricentrica, è previsto uno specchio d’acqua tripartito sovrastante una cisterna finalizzata alla raccolta delle acque piovane recuperate dall’intero quartiere.
Nel Quartiere S. Paolo, si prevedono, oltre agli interventi sugli edifici residenziali esistenti (case a torre), anche la creazione della “Terrazza degli spettacoli”; locali per attività commerciali (a piano terra nelle aree di pertinenza degli edifici a torre), e un parcheggio multipiano interrato. Verso la campagna, all’interno delle aree che il PRG vigente tipizza come aree di rispetto stradale, è previsto un “filare” di impianti eolici che, come “moderni mulini a vento”, segnano il limite del quartiere.
I temi progettuali proposti costituiscono dei casi-studio (allo stesso tempo, concreti e teorici perché replicabili), per l’individuazione di metodi e strumenti di ricerca, coerenti a supportare una nuova governance della città secondo criteri di bio-urbanistica.

 


Il recupero degli edifici residenziali esistenti tramite kit integrati di protezione passiva e di produzione di energia solare attiva si sviluppa lungo una rete di spazi/percorsi verdi collettivi progettato e proporzionato con cura per sfruttare al massimo l’orientamento del sole, la protezione al vento, la prospettiva del paesaggio intorno.

 

 

La nuova tecnologia di produzione dell’energia solare intesa come strumento per il ri-disegno di una città a sviluppo sostenibile, in una rinnovata dimensione ecologica.