"Il mare per tutti" 2014
- Luogo: Polignano a Mare (Ba) località San Vito
- Committente: Comune di Polignano a Mare
- Budget: € 43.000,00
- Progetto: Luca Labate (2013-14)
- Direzione lavori: Luca Labate (2014)
L'opera interessa un’area del Demanio Marittimo la cui natura rocciosa rende difficoltosa la sosta e la balneazione. La struttura è costruita in continuità ad un percorso pedonale attrezzato, che si arresta in prossimità di un canale scavato nella roccia. In termini di fruizione dell’area, la presenza del canale rappresentava un ostacolo per il raggiungimento di una piccola spiaggia sabbiosa collocata a nord.
Obiettivi del progetto sono stati:
- garantire l’accesso al mare di soggetti diversamente abili;
- creare un’area per la sosta dei bagnanti;
- consentire l’agevole raggiungimento della spiaggia situata oltre il canale.
Particolare attenzione è stata posta nello studio dell’inserimento della struttura nel contesto ai fini di non alterare l’assetto paesistico-ambientale del luogo. In tal senso il progetto ha previsto che tutte le componenti fossero assemblate a secco, prevedendo un facile montaggio e smontaggio della struttura all’inizio e alla fine di ogni stagione balneare.
L’opera si compone essenzialmente di tre elementi: una passatoia, una piattaforma e una rampa.
La passatoia corre parallela alla linea di costa e, in continuità al percorso preesistente, oltrepassa il canale degradando dolcemente verso la spiaggia. Trasversalmente alla passatoia si colloca una piattaforma per la sosta dei bagnanti, al di sotto della quale sono stati montati elementi in acciaio per l’inserimento degli ombrelloni. Compresa tra la piattaforma e il canale vi è una rampa che scende verso il mare e consentendo l’ingresso in acqua dei fruitori con difficoltà motorie.
Il sistema costruttivo è caratterizzato esclusivamente da componenti montati a secco.
A causa della natura fortemente sconnessa del piano di posa, è stato studiato un sistema di appoggio semplice composto da plinti di diversa altezza, realizzati mediante l’impilaggio modulare di piccole zavorre prefabbricate in c.a. vibrato, aventi altezza di 12 cm. Le zavorre vengono rese solidali tra loro e collegate alla sovrastante struttura in travi di legno mediante una barra filettata e rondelle in acciaio inox. Il piano di posa dei suddetti plinti è stato livellato localmente con sabbia e pietrisco recuperate sul posto e non cementati.
Sui plinti poggia una struttura in travi di legno massello di abete, a singola o a doppia orditura, opportunamente controventate.
La struttura della parte terminale della rampa è composta da una coppia di travi UPN in acciaio zincate a caldo, imbullonate alla struttura in legno. All’estremità delle travi in acciaio, sotto il filo dell’acqua, è posta una piattaforma grigliata in acciaio che, inserendosi nel canale e degradando verso il fondale, permette l’ingresso in acqua anche con carrozzine da spiaggia.
Su tutta la struttura è fissata una pavimentazione composta da tavoloni in legno di abete levigati e smaltati su tutte le facce (dimensioni 25 cm x 360 cm, spessore 5 cm). Le doghe della rampa che scende in acqua sono state posate prevedendo uno spazio tra due doghe successive per consentire il deflusso dell’acqua; inoltre, per migliorare l’aderenza degli utilizzatori, si è provveduto a rigare la superficie superiore e a trattarla con resina antiscivolo con elevata resistenza all' usura. Tutte le componenti a vista sono state smaltate con idropittura per legno.
L’opera è delimitata per tutto il suo perimetro da un corrimano in legno poggiante su una balaustra che si declina in due differenti tipologie, a seconda della posizione in cui si trova.
Nel caso della piattaforma, l'impiego dei due tipi di balaustra - “chiuso” sui lati lunghi e “aperto” sui lati corti – la connota come un luogo aperto verso l’orizzonte, una "cornice" attraverso la quale lo sguardo cattura una porzione di infinito.